Riscaldamento casa: quale tipologia scegliere?

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Welink Builders

Scegliere come riscaldare la propria casa non è cosa semplice. Le alternative sono tante e optare per quella che meglio si adatta alle nostre esigenze richiede un’accurata ricerca e una valutazione che raccoglie diversi elementi: zona di residenza, dimensioni dell’abitazione, budget ecc.

 

Eccoti allora tre idee per riscaldare la tua casa.

Gli aspetti fondamentali da tenere in considerazione

Prima di vedere come riscaldare la casa, bisogna parlare degli aspetti da tenere in considerazione e questo per scegliere il metodo di riscaldamento più adatto alla nostra situazione.

 

Aspetto fondamentale è sicuramente la zona di residenza. Tra nord e sud c’è una notevole differenza di temperatura, così come avviene anche tra zone di altitudine diversa. Ci sono delle zone nelle quali, infatti, i riscaldamenti si iniziano ad utilizzare già nel mese di ottobre, mentre in altri il freddo inizia a farsi sentire solo a dicembre. Chiaramente chi vive nelle zone più fredde dovrà scegliere un riscaldamento molto efficiente, oltre che, ovviamente, ad una buona coibentazione dell’abitazione

 

Altro aspetto da valutare è la dimensione della casa e questo per scegliere un riscaldamento che abbia la giusta potenza: è inutile prendere un riscaldamento super potente per scaldare appena 45 m2 di casa.

 

Ed infine, purtroppo, bisognerà fare i conti con il budget, elemento che potrebbe determinare un acquisto forse non proprio adatto ma obbligato.

Stufa a pellet

Le stufe a pellet sono una tipologia di riscaldamento molto in voga negli ultimi anni e questo perché promette la massima resa con una spesa contenuta.

 

La stufa a pellet funziona un po’ come una stufa a legna ma al posto dei tronchetti abbiamo il pellet che altro non è che trucioli di legno pressati. Questo tipo di stufa è dotata di una centralina elettrica che permette di impostare la temperatura desiderata e, di conseguenza, la quantità di pellet che verrà bruciato. Il calore prodotto dalla combustione può poi essere canalizzato in dei radiatori.

 

Prima di acquistare una stufa a pellet è però necessario riflettere bene. Innanzitutto, è un tipo di riscaldamento che si presta alle zone più fredde e, in secondo luogo, bisogna pensare alla manutenzione.

 

La stufa a pellet ha bisogno di essere pulita dalla cenere e per farlo è meglio munirsi di un aspira cenere. Inoltre è bene fare scorta di pellet in modo da non rimanere senza e questo, oltre a dover tenere a mente l’acquisto del pellet, richiede uno spazio dove poter riporre i sacchi. Infine, cosa molto importante, è bene considerare i costi, perché se è vero che si tratta di un tipo di riscaldamento più economico, bisogna anche considerare che c’è pellet e pellet: un sacco di pellet molto economico è molto probabilmente di bassa qualità. Ciò significa che la resa è bassa e che quindi sarà necessario bruciarne in quantità maggiori per ottenere la temperatura desiderata.

Il riscaldamento a pavimento

Il riscaldamento a pavimento è uno dei migliori in termini di resa rapportata ai consumi. Particolarmente indicato per quei posti dove il freddo inizia a farsi sentire presto, offre un comfort davvero eccezionale. 

 

Il riscaldamento a pavimento si compone di una caldaia e di una fitta rete di tubi che passano proprio sotto il pavimento. Una volta acceso, basta settare la temperatura desiderata, aspettare che entri a regime e non ci si pensa più. Il funzionamento è tanto semplice quanto efficace: la caldaia scalda l’acqua che viene immessa nei tubi. Il pavimento, scaldandosi, inizierà a scaldare anche l’aria e quindi l’intero ambiente. I vantaggi sono notevoli: basta accenderlo una volta l’anno e poi fa tutto da solo; non brucia ossigeno, per cui l’aria rimane salubre.

 

È possibile utilizzare le stesse tubature del riscaldamento a pavimento per il raffrescamento.

 

Il riscaldamento a pavimento può essere installato con qualsiasi tipo di rivestimento anche se dà il meglio con il pavimento in legno.

I condizionatori

I condizionatori vengono utilizzati nelle zone più calde del nostro paese, quando, nella stagione estiva, la temperatura raggiunge anche i 37-38°C. Solitamente in queste zone, il freddo inizia a farsi sentire tardi, verso la fine di novembre, per poi diventare più calde già dal mese di aprile. A conti fatti riscaldamenti vengono accesi per circa per circa quattro mesi e per così poco tempo, con temperature tutto sommato miti, è inutile dotarsi di un sistema di riscaldamento potente dai costi proibitivi.

 

In queste situazioni i condizionatori possono rivelarsi la scelta migliore. Oggigiorno, quelli a tecnologia inverter, permettono di scaldare senza spendere un patrimonio. Il calore prodotto è davvero molto confortevole perché anche in questo caso non viene bruciato ossigeno. 

 

Bene, quelli appena visti sono tre metodi diversi dai soliti termosifoni. Se hai ancora dubbi, cerca il professionista più vicino a casa tua qui su Welink Builders.


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