Tipologie di tegole, forme e caratteristiche

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In questo articolo vi parleremo delle tegole, elementi di copertura che vanno a rifinire il tetto. 
Tegola deriva dalla parola latina “tegere” che, per l’appunto, significa coprire. Ed in effetti è proprio questo che le tegole fanno: coprono il tetto, proteggendolo dalle intemperie e dall’acqua. Storicamente questo tipo di copertura si è utilizzata esclusivamente nei tetti a falda, facilitando lo scorrimento dell’acqua.
È molto interessante vedere come questo elemento si sia evoluto nel tempo e a seconda della zona, adattandosi al clima e ai materiali disponibili. In molti casi è proprio il luogo a dare il nome alla tipologia, come nel caso della tegola romana o di quella portoghese.
Il materiale più utilizzato in Italia è sicuramente il laterizio ma basta spostarsi in America per vedere tetti completamente diversi, rivestiti con materiali molto più leggeri.
In nord Europa, invece, non è raro vedere tetti completamente rivestiti di ardesia, un materiale roccioso che si caratterizza per il suo bel colore nero.

I materiali utilizzati

Sicuramente il materiale più utilizzato per la realizzazione delle tegole è il laterizio ma non mancano anche quelle in pietra, come, ad esempio, l’ardesia, in legno, in cemento o in lega metallica. 
Il laterizio ha però numerosi vantaggi: è leggero, ha una notevole durata e non necessita di manutenzione.
Tra le tipologie di tegola in laterizio più utilizzata abbiamo il coppo fiorentino, molto simile al coppo siciliano. Questo tipo di tegola si caratterizza per la sua forma curva che presenta sezioni diverse alle due estremità. La posa si esegue alternando le tegole, disponendole in forma convessa prima, su cui vengono disposte le altre in forma concava, realizzando così un incastro.
Molti tetti presentano una copertura realizzata con tegole portoghesi. Questo tipo di tegola ha una parte piana, utile per l’incastro, e una parte tondeggiante, che poggia sempre sulla parte piana di quella che gli sta di fianco.
Altra tipologia molto utilizzata è la tegola marsigliese. In questo caso si tratta di una tavoletta, se così possiamo definirla, che presenta due scanalature longitudinali, utili per il defluire dell’acqua. L’incastro avviene grazie a dentelli laterali che permettono l’incastro tra gli elementi. 

 

Un tipo di tegola che inizia a prendere piede anche nelle nostre zone è la così detta tegola canadese, molto diversa rispetto alle tegole di cui vi abbiamo parlato. La prima cosa che si nota è sicuramente lo spessore, nettamente inferiore rispetto ad una tegola in laterizio; si parla infatti di pochi millimetri.
Lo spessore così ridotto è dato proprio dalla sua composizione. Si tratta infatti di un materiale composto, realizzato stratificando diversi tipi di materiali che vengono poi impermeabilizzati con bitume.
Inutile dire che il vantaggio sta proprio nella leggerezza.

Parliamo di tetti

Le tegole sono soltanto uno dei tanti elementi che vanno a comporre il tetto.
Infatti, in qualsiasi abitazione che presenti un tetto a falda notiamo come la copertura sia un insieme di più strati, ognuno dei quali ha una funzione ben precisa.
Ricordiamo, infatti, che il tetto non serve unicamente per non fare entrare l’acqua all’interno dell’abitazione. La sua funzione è anche quella di coibentare l’intera abitazione.
Le tipologie di tetto più adoperate sono i cosiddetti tetti caldi o freddi.
Se parliamo di efficienza, il migliore è sicuramente il tetto freddo (inserire link a “tetto ventilato: ecco come funziona”) che si caratterizza per una camera d’aria che sta proprio tra le tegole e il materiale termoisolante. Questa camera d’aria, grazie ai moti convettivi che avvengono al suo interno, favorisce l’espulsione dell’umidità. Inoltre, sia nei mesi estivi, sia in quelli invernali, il tetto ventilato fa si che la temperatura interna rimane costante, incidendo positivamente anche sulla bolletta. 


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